Una collina accessibile e vissuta e il valore dei luoghi simbolici per la memoria del quartiere
Nei Laboratori i cittadini hanno riportato il desiderio di un quartiere attento all’ambiente e valorizzato un aspetto caratterizzante del quartiere: il patrimonio collinare. I cittadini chiedono di renderlo più accessibile e fruibile anche attraverso l’organizzazione e la valorizzazione di percorsi turistici. Altro tema centrale è la memoria e la capacità di saper tramandare la storia dei luoghi: per questo scopo vengono indicate le biblioteche, dove si immagina che avvengano incontri tra diverse generazioni.
Il quartiere come spazio di relazione: i centri sociali e i parchi
Lo spazio pubblico è inteso come strumento per l’aumento del capitale sociale e della possibilità di incontri, soprattutto nei luoghi di passaggio come piazze di fronte alle scuole, portici, piccoli giardini. Il quartiere deve favorire la relazione tra gli abitanti, generando sentimento di comunità ed educazione al bene comune, anche per prevenire isolamento e disagio delle fasce più deboli. Gli spazi pubblici, come i centri sociali, devono essere a supporto della vita della comunità e dei processi di auto-organizzazione, dove coesione sociale e inclusione si sviluppino attraverso pratiche virtuose come le social street o la collaborazione tra persone di età diversa per gestire spazi comuni polifunzionali. Viene chiesto un quartiere più curato, con più verde ed elementi naturali, azioni di educazione alla sostenibilità ambientale e diffusione di buone pratiche per valorizzare la natura.
Convivenza tra pedoni, ciclisti e auto, migliore servizio pubblico e riduzione dell’inquinamento
Un tema che preoccupa i cittadini è quello della sicurezza stradale, che si declina nella difficile convivenza tra auto, ciclisti e pedoni. Le proposte indicano di ridurre l’inquinamento acustico e dell’aria e di migliorare la sicurezza stradale, definendo più adeguatamente gli spazi e le infrastrutture per il trasporto pubblico, per i pedoni o i ciclisti.
Spazi culturali accessibili e prossimità contro la solitudine
Prevenire l’isolamento significa facilitare l’accesso (anche in senso economico) agli spazi culturali del quartiere, permettendo così a tutti di fruire delle iniziative culturali, in particolare ai giovani e alle persone economicamente svantaggiate. In generale, i partecipanti immaginano un quartiere in cui si promuovano forme culturali dal basso nei luoghi informali e in cui la cultura esca dagli spazi istituzionali. Parlando soprattutto di giovani, sono state citate iniziative musicali a libera fruizione da svolgere negli spazi pubblici e luoghi capaci di aprire nuove opportunità per l’imprenditoria creativa (saperi artigiani e giovani imprese).