Il Piano per l'innovazione urbana di Bologna

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Borgo Panigale-Reno

Superare l’idea di quartiere dormitorio valorizzando le risorse ambientali

I cittadini di Borgo Panigale-Reno chiedono un quartiere vivo,  che superi l’idea di quartiere dormitorio, con spazi verdi attrezzati per bambini, giovani, adulti e anziani, luoghi da rendere accoglienti attraverso la rigenerazione e l’attivazione di proposte culturali e aggregative. Emerge con forza il desiderio di ricucitura delle due anime del quartiere, Borgo e Reno, e del quartiere con la città di Bologna, per dimostrare che una “bella periferia esiste” ma è necessaria una cura partendo dalle aree verdi.

Recuperare l’identità storica e le aree dismesse del quartiere

Lavorare sul rafforzamento dell’identità del quartiere per i cittadini significa ridefinire il rapporto tra città e campagna, riscoprire le vecchie botteghe artigiane del polo industriale, recuperare altre aree ex-industriali.  Più volte nei Laboratori emerge l’esigenza di valorizzare l’identità popolare “dal basso” anche attraverso eventi e/o spazi accessibili in maniera temporanea o stabile, per riabilitare la memoria storica e la capacità del quartiere di auto-organizzarsi.

Ridefinire il rapporto città-campagna migliorando l’accessibilità del quartiere

L’accessibilità è una priorità per il quartiere sia per ridurre la distanza con il centro storico che relativamente al trasporto pubblico, secondo due aspetti principali: da un lato, i cittadini esprimono l’esigenza di connettere zone diverse dello stesso quartiere, sottolineando in particolare la necessità di collegamenti tra le aree afferenti agli ex quartieri Borgo Panigale e Reno, di un asse nord-sud e di connessioni con alcuni poli attrattivi e servizi e centralità del Quartiere; dall’altro, viene posta l’attenzione sulla scarsità di corse in alcuni tratti. È inoltre forte l’accento posto sulla mobilità dolce (pedonale e ciclabile).

Aumentare il sostegno per i più fragili

Emerge la necessità di garantire un sostegno alle famiglie, agli anziani, agli adolescenti e, in generale, alle persone che vivono una condizione di fragilità. Chi non ha reti sociali, amicali o parentali o chi non riesce ad accedere a forme di integrazione sociale ed economica, anche a causa di una limitata conoscenza dei servizi offerti dal territorio, è infatti più vulnerabile. Inoltre, emerge un problema di dipendenza dal gioco d’azzardo e poche relazioni tra associazioni, servizi sociali e istituzioni scolastiche.

Educazione integrata e sperimentale, eccellenze culturali da valorizzare

Gli adolescenti sono riconosciuti come i principali destinatari e protagonisti di attività laboratoriali, a cui rivolgere un’educazione sempre più sperimentale, che si realizzi anche fuori dalle scuole. Sono tante le eccellenze culturali da valorizzare, riconosciute dagli abitanti come risorse da potenziare anche in connessione con il territorio e chi lo abita.

Verso il Piano Innovazione Urbana – Seconda edizione

  • Introduzione
  • Due anni di Laboratori di Quartiere: obiettivi e numeri del biennio 2017-18
  • La prossimità
  • Il metodo
  • Le cinque priorità emerse dai Laboratori di Quartiere
    • Spazio pubblico come diritto
    • Il potere della cultura
    • Cura della prossimità
    • Educazione diffusa
    • Mobilità dolce
  • Le priorità emerse in ogni Quartiere
    • Borgo Panigale-Reno
    • Navile
    • Porto-Saragozza
    • San Donato-San Vitale
    • Santo Stefano
    • Savena
  • I luoghi della prossimità
  • Alcune attività in corso nei quartieri
  • Informativa privacy
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