- Luoghi di prossimità
- Cura degli spazi
- “Diritto allo spazio”
Un primo bisogno che emerge dal lavoro sul territorio è quello legato agli spazi pubblici, intesi come luoghi di prossimità, dove persone e comunità di diverse culture, età, passioni, possono accrescere il proprio capitale sociale. Con il termine “spazio pubblico” vengono identificati diversi luoghi, che riportano un’immagine ampia e composita di cosa venga percepito come “spazio di tutti”: non si tratta solo di piazze, giardini e parchi, ma anche di edifici, spesso immaginati come nuove piazze, e di sentieri, verso la collina o verso la campagna. I cittadini, spesso disponibili ad attivarsi anche in prima persona, richiedono maggior cura degli spazi attraverso interventi artistici, attrezzature per il gioco e lo sport e maggiore attenzione all’accessibilità – fisica ed economica – per favorire inclusione, nuove fruizioni per famiglie e per fasce giovanili. L’obiettivo è quindi rendere lo spazio pubblico un luogo di incontro più vivo, bello, fruibile e accessibile, nel quale i cittadini possano avviare relazioni di prossimità e vicinato. Quello che emerge è la richiesta di un “diritto allo spazio” che attivi forme di presidio sociale dal basso e aumenti la qualità della vita e dell’abitare per famiglie, giovani e anziani. Gli spazi di incontro sono sentiti come elementi caratteristici e identitari dei quartieri per i quali i cittadini rivendicano, spesso con sano orgoglio, attaccamento e cura.