Il 12 maggio 2017, nell’ambito dei Marconi Radio Days 2017, si è tenuto l’incontro “Le azioni del PON Metro Digitale. L’Agenda Digitale di Bologna”. La giornata è stata un’occasione di lavoro e confronto per rendicontare quanto è stato fatto, creando di fatto alcuni nodi dei possibili sviluppi.
Il report della giornata è scaricabile a questo link ma ecco alcune “sfide” emerse:
● Servizi pubblici e pratiche burocratico-amministrative: strumenti di accesso facilitato e con apparato di tutoring ai servizi e alle attività dell’amministrazione (delibere, gare, risultati di gare, bilanci), procedure burocratiche online.
● Informazioni e comunicazioni della Pubblica Amministrazione: coordinate, sia verso l’esterno, sia verso l’interno.
● Strumenti di inclusione e partecipazione: strumenti che favoriscano un concreto empowering locale e dei cittadini, anche più svantaggiati ed esclusi. Percorsi di partecipazione accessibili e non definiti a priori;
● Luoghi di cocreazione, produzione e laboratori digitali: azioni di condivisione di conoscenza volte alla coproduzione e alla coprogettazione (es. in ambito culturale digitalizzazione e apertura di patrimonio culturale; strumenti e attività per la coprogettazione di spazi e servizi orientati ad un maggiore empowerment dei cittadini) attività di costruzione reale-digitale nelle scuole, nei musei e anche nei luoghi della città a rischio.
● Strumenti e attività di formazione e scambio di competenze: strumenti di educazione civica digitale per tutte le età, azioni di condivisione di talenti, strumenti e azioni che si concentrino sul futuro professionale e sull’educazione all’imprenditorialità dei cittadini, compresa l’integrazione dei servizi di orientamento e riorientamento scolastico e lavorativo (es. estensione di piattaforme, spazi, forum finalizzati all’occupabilità in ambienti di rete, azioni dedicate alla peer education; sostegno ad attività formative come i tirocini, servizio civile, alternanza scuola lavoro, progetti sperimentali di educazione/alfabetizzazione all’ecosistema digitale e all’utilizzo degli open data).
● Strumenti di collaborazione: creazione di luoghi di incontro e scambio non solo fisici ma anche online tramite l’utilizzo di network digitali e strumenti open che permettano soprattutto l’incontro tra generazioni diverse, tra migranti e locali, tra comunità fisiche del centro e della periferia.
● Open data: uso dei dati come strumento di attivazione civica e conoscenza, nonchè di identificazione delle emergenze sul territorio metropolitano (anche grazie all’utilizzo dei dati monitorati dai social media). Strategia di utilizzo dei dati per soggetti privati volti alla creazione di impresa e la promozione turistica. Coinvolgimento delle scuole e formazione sull’utilizzo dei dati e la loro visualizzazione e lettura. Creazione di open data generativi e con finalità di inclusione sociale, anche grazie al coinvolgimento non solo dei residenti ma degli utilizzatori dei quartieri.