Villa Salus e il parco circostante potrebbero già dalla prossima estate riaprirsi alla città fino a trasformarsi a progetto compiuto, nel 2019, in un innovativo centro di ospitalità, accoglienza, benessere interculturale aperto alla città con alloggi, residenze temporanee, un ostello, un ristorante, laboratori artigianali e orti.
Il progetto si chiama S.A.L.U.S. W Space ed è coordinato dal Comune tramite lo strumento della co-progettazione assieme a 17 realtà cittadine, selezionate con un avviso pubblico, tra cooperative e realtà del privato sociale, associazioni, Università. Finanziato dal bando UIA (Urban Innovative Actions) della Commissione europea, il progetto triennale ha a disposizione 5 milioni di euro per il recupero della struttura di Villa Salus e del parco circostante in via Malvezza, dove collocare alloggi, spazi e attività ricreative, formative e imprenditoriali.
“Un progetto di forte innovazione sociale, per andare oltre l’emergenza e la prima accoglienza e pensare una risposta al bisogno di integrazione sociale in spazi belli, che creino opportunità per tutta la comunità cittadina”, sintetizza l’assessore al Welfare Luca Rizzo Nervo.
L’intervento utilizza il recupero urbanistico come un cantiere sperimentale che, oltre ad essere un volano per l’economica locale, ha l’obiettivo di dare lavoro a fasce svantaggiate della popolazione e nel contempo formarle professionalmente per la gestione futura dell’immobile e per la creazione di attività imprenditoriali a beneficio del territorio.
Villa Salus non sarà solo un luogo di residenza, ma un percorso di accompagnamento alla autoimprenditorialità dei migranti e rifugiati per la realizzazione guidata di start-up di imprese sociali e per la gestione dei servizi, con un ruolo diretto delle imprese sociali per accogliere gli ospiti della struttura e i cittadini, che qui troveranno spazi verdi, luoghi per la cura del benessere psico-fisico, attività culturali, laboratori artistici, spazi di coworking e attività ricettive e di ristorazione.