Dalle quarantasette proposte presentate in risposta al bando U-Lab – Visioni e azioni per prendersi cura della Zona Universitaria, sedici sono le proposte finanziate che andranno a creare un programma di azioni, pratiche, attività capaci di rigenerare e valorizzare i luoghi dell’area, con particolare attenzione a nuovi processi sociali, ambientali, economici per contribuire alla trasformazione del modo in cui si vive e ci si prende cura della Zona Universitaria.
Ecco una breve sintesi dei sedici progetti selezionati dal bando U-Lab (in ordine alfabetico):
ARCHEOLOGIA E STORIA DELLA ZONA UNIVERSITARIA – UN VIAGGIO INTERATTIVO
Gruppo formato da Studio Kulla (impresa) OpenHistoryMap (associazione) MappiNa (associazione).
Esplorazioni della Zona Universitaria attraverso una serie di incontri che permettono ai partecipanti di comprendere a fondo le motivazioni e i tracciati storici legati a questa particolare area, con il fine ultimo di divulgare la cultura bolognese e la storia di una delle più antiche Università del mondo. Questi momenti sono inseriti in incontri con parti conferenziali e parti di esplorazione interattiva del mondo antico in diverse epoche attraverso tecnologie di realtà virtuale e aumentata.
BALLO AL CENTRO
La Nottola Aps-Asd.
Un percorso di appuntamenti sul ballo popolare come occasione di festa, coinvolgendo le realtà territoriali che si occupano di ricerca e divulgazione. Una serie di interviste agli anziani locali sulle memorie del ballo come elemento di quotidianità. Formazione pratica e storica sul ballo popolare e locale, valorizzazione di altri repertori di ballo popolare mediterranei ed Europei, come scambio e arricchimento e riscoperta di un meticciato culturale. Animazione e aggregazione sociale e territoriale: il ballo rende più bello e vivibile un posto anche per le persone che lo frequentano ed è indirettamente un intervento artistico che rende uno spazio più vivo.
CONDIVIDI LA POSIZIONE – ESPERIENZE DI TEATRO PARTECIPATO IN PIAZZA VERDI
Associazione Culturale Manimotò.
Laboratorio per la creazione di un gioco aperto al pubblico ispirato alle pratiche di teatro partecipativo. Obiettivo del progetto è invitare a mettersi in gioco attraverso pratiche ludiche e partecipate per far emergere narrazioni e azioni che danno spazio alla dimensione dell’esperienza. Un gioco nel quale spazi significativi, pratiche quotidiane, appartenenze e stereotipi prendono corpo. I partecipanti sono invitati a “rimescolare le carte” del loro vissuto, assumendo ruoli non abituali e “giocando” con il punto di vista dell’altro, attivandosi in tutte le fasi della creazione di questo dispositivo ludico fino a un evento pubblico finale.
CONDIVIDI! IN FONDO ABBIAMO BISOGNO DI UTILIZZARE, NON DI POSSEDERE
LEILA BOLOGNA – la biblioteca degli oggetti.
Ciclo di attività con l’obiettivo di aprire una riflessione sulla condivisione e come questa può tradursi in qualità di vita dal punto di vista economico, ecologico e culturale, ma soprattutto di come la strada della condivisione sia importante per la sostenibilità a 360°. Aprire un dialogo tra Leila Bologna – la biblioteca degli oggetti e il mondo universitario per sondare la possibilità che il progetto possa divenire un servizio anche per gli studenti universitari e che questa esperienza stimoli il mondo della ricerca nell’ambito dell’economia circolare dal basso a Bologna.
CONOSCERE IL PASSATO PER PROGETTARE IL FUTURO
Associazione via Petroni e dintorni.
Il progetto è teso alla ‘Valorizzazione del patrimonio culturale e alla cura dei beni comuni urbani, materiali o immateriali’ che ha come base la conoscenza dei luoghi e della loro dignità storica, artistica e architettonica. Gli incontri riguardano una delle dodici priorità emerse dalle proposte dei cittadini nel corso dei Laboratori di Quartiere: Memoria storica e senso di appartenenza. Presentazione a cura del Professor Pietro Maria Alemagna su: I due volti della via San Vitale, La seliciata di Strada Maggiore oggi Piazza Aldrovandi, I tesori di via Zamboni, La piazza del teatro pubblico oggi piazza Verdi e il suo teatro.
IL RESTO DEL GUASTINO – RACCONTI DI INCONTRI E LABORATORI TRA GIARDINO E COMUNITÀ
Associazione il Giardino del Guasto.
Un ciclo di incontri-laboratori con bambini, ragazzi, famiglie per creare una pubblicazione digitale: ‘Il Resto del Guastino’. Attraverso dialoghi, brevi racconti teorici ed esercizi, si vuole creare un avvicinamento al giardino, per comprenderne i linguaggi, i temi e le domande che pone chi lo ha frequentato e curato fino ad ora. Si collezionano diverse risposte di ragazze e ragazzi alle domande: che cosa cerco, cosa vedo, cosa spero, cosa mi aspetto per il giardino? Il progetto crea un ‘quaderno di sguardi’ con illustrazioni e fumetti, un racconto collaborativo disegnato, una pubblicazione a disposizione della comunità della Zona Universitaria.
DI BOCCA IN BOCCA
Associazione Ateliersi.
Laboratori in cui i partecipanti si mettono a confronto con alcune opere presenti nella Pinacoteca Nazionale posta all’incrocio tra via Zamboni e via delle Belle Arti per condividere un diverso ruolo che l’arte può giocare nelle loro vite e nel rapporto con l’ambiente circostante, in particolare con Piazza Verdi e la Zona Universitaria.
Il percorso si articola in tre appuntamenti e un evento finale aperto alla cittadinanza nel foyer del Teatro Comunale in cui i partecipanti condividono con il pubblico il loro personale racconto del lavoro svolto.
I partecipanti si approcciano alle opere – da Giotto a Guido Reni, dai Carracci al Guercino – ponendo in relazione le figure rappresentate con la propria esperienza personale e con l’autopercezione della loro relazione con gli spazi pubblici della Zona Universitaria. La postura, l’espressione, la relazione con il contesto e con le altre figure rappresentate, l’abbigliamento e le acconciature dei soggetti dei quadri sono gli elementi da cui parte un percorso di condivisione del pensiero attraverso la parola, le immagini e la gestualità.
IN ASCOLTO: PRATICHE CONDIVISE TRA CORPO, SPAZIO E SUONO
MUVet ASD.
Un laboratorio che crea un gruppo di ricerca capace di intervenire sul territorio, ponendosi in ascolto di esso e ricorrendo ai linguaggi artistici come mediatori di inclusione e strumenti di partecipazione. I partecipanti sono guidati da alcuni conduttori d’eccezione: un danzatore non vedente, un ricercatore del suono, una coreografa e le guide dell’Unione Ciechi sperimentano nuovi punti di vista sull’area che hanno forma di un racconto, una sequenza di movimenti, una restituzione grafica e sonora.
Si crea una permeabilità tra interni ed esterni, che garantisca l’accesso alla cultura per tutti (persone con e senza disabilità, artisti e semplici curiosi) e riconosca potenzialità e criticità della zona d’interesse. Per abitare con un approccio rinnovato i luoghi del Teatro e della Piazza: mappare dettagli dello spazio, conoscere volti e gesti delle persone che lo vivono; posizionarsi in relazione ad architetture e luoghi di transito tramite un approccio tattile, sonoro e cinestetico alla città, grazie ad artisti di discipline diverse e volontari dell’Unione ciechi di Bologna.
LETTURE MOBILI
Associazione Malippo.
Un ciclo di brevi letture ad alta voce di brano, senza vincolo tematico e senza vincolo di genere letterario (dal bugiardino al brano della Divina Commedia aprendo le porte a brani scritti dagli stessi “lettorimobili”). Un progetto per valorizzare i luoghi pubblici attraverso un’azione collettiva di lettura e ascolto che costituisca una presenza in sintonia con la vocazione degli spazi pubblici come luoghi di incontro e condivisione. Tale azione consente di riportare il singolo al centro di un’azione collettiva che lo vede partecipe sia come attore sia come spettatore.
METTIAMOCI ALL’OPERA
Culturit Bologna.
Un progetto di ‘audience development’ per il pubblico del Teatro Comunale caratterizzato da un approccio di coinvolgimento. L’obiettivo è quello di attualizzare il più possibile l’Opera, attraverso l’aiuto di esperti e creare dei percorsi che mettano in luce le connessioni con la vita quotidiana di ognuno di noi. Un processo di ‘attualizzazione’ attraverso incontri e workshop per coinvolgere pubblici diversi e apparentemente distanti dall’opera, al fine di promuovere un dialogo tra gli stessi. Azioni che rivelano agli occhi della comunità il Teatro come un luogo di tutti e non di pochi, per dare una nuova vita, non solo a Piazza Verdi, ma a tutta la Zona Universitaria.
PER UN PATTO NECESSARIO
Gruppo di studenti con la collaborazione di residenti della Zona Universitaria.
Un percorso fatto di incontri e concerti per sviluppare attività utili e fruibili per la Zona Universitaria, co-progettate con i residenti, per aprire un dialogo sull’uso condiviso della zona del Guasto. Attività che sviluppano in relazione tra studenti, commercianti e residenti e rivitalizzano luoghi come il Giardino del Guasto e portano nuovi attori – in particolar modo gli studenti – ad usufruire di luoghi del Teatro Comunale.
PIAZZA LIBERA TUTTI
Libera Bologna
Obiettivo principale della proposta è strutturare momenti di incontro e partecipazione volti a ridefinire il significato di luogo – piazza. Nello specifico attraverso: la promozione di una corretta informazione relativa a narcotraffico e spaccio con incontri di approfondimento sul tema del consumo di sostanze stupefacenti insieme a eventi musicali e laboratori per favorire l’aggregazione sociale e gli scambi intergenerazionali, coinvolgendo famiglie, residenti della zona e studenti, momenti di aggregazione che possano divenire fondanti per proposte di valorizzazione dell’area urbana.
QUINDICI SKATTI DI CURA URBANA
OPEN GROUP SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS in partnership con La Carovana onlus.
Laboratorio fotografico che applica degli strumenti di foto terapia a un percorso di storytelling collettivo per ispirare uno sguardo nuovo su Piazza Verdi e le vie limitrofe. In collaborazione con Area 15, servizio di Asp Città di Bologna, coinvolgerà gruppi di ragazzi e studenti universitari e associazioni studentesche delle diverse Facoltà e Scuole, quali Psicologia, Scienze della formazione, Scienze politiche e Medicina e il gruppo di formazione sulla fototerapia attivo allo Spazio Giovani Ausl di Bologna.
RESILIENZE: DIALOGHI E VISIONI SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI
Kilowatt.
Serate dedicate alle tematiche ambientali, cambiamenti climatici e a percorsi di adattamento e mitigazioni, in una modalità di narrazione transmediale che cerca di raggiungere un vasto numero di cittadini. Uno storytelling incrociato fra tavole rotonde, showcase, presentazioni di libri con autori e proiezioni di documentari, nell’ottica di divulgare nella Zona Universitaria le riflessioni sulle grandi trasformazioni ambientali in atto nel nostro pianeta.
RIGEN(D)ERARE GLI SPAZI E LE RELAZIONI
Associazione Orlando.
Attraverso molteplici attività (discussioni, seminari, mostre, proiezioni, laboratori, giochi) si mira a facilitare il dialogo tra istituzioni (Università, Biblioteche, Archivi, Associazioni, Comune) e fruitrici/ori della Zona Universitaria, fornendo strumenti teorico-pratici trasversali, patrimonio della riflessione e delle esperienze delle donne.
Un percorso con gli obiettivi di diffondere una cultura attenta alle differenze di genere per implementare libertà e sicurezza in Zona Universitaria; promuovere forme interattive e multimediali di accessibilità ai beni culturali, quali il patrimonio di Archivio e Biblioteca Italiana delle donne, in armonia con la vocazione del luogo; incoraggiare la creatività delle nuove generazioni per immaginare nuove prospettive socioeconomiche, in sinergia con le conoscenze del territorio.
UNIBIKE – L’UNIVERSITÀ DELLA BICICLETTA
Dynamo Soc.Coop. a r.l., Associazione Salvaiciclisti Bologna.
Un ciclo di incontri sul ciclismo urbano, la promozione sociale e i processi partecipativi.
Appuntamenti che promuovono l’uso della bici che non aiuta solo l’ambiente, ma anche la valorizzazione dell’area attraverso una migliore fruibilità dello spazio pubblico e l’ideazione di percorsi sicuri ed accessibili per l’utenza debole della strada. Il programma si compone di momenti laboratoriali, discussione, microformazione, esplorazioni ed esperienze immediate secondo i principi del non-formal learning, finalizzato a favorire lo sviluppo personale e sociale dei partecipanti e a incentivare la cittadinanza attiva.