Le priorità progettuali del Piano per l’Innovazione Urbana nascono grazie al processo di ascolto e coinvolgimento “Collaborare è Bologna”. Dal 22 ottobre al 3 dicembre 2015 si sono tenuti sei incontri che hanno permesso di presentare i risultati delle politiche nei territori dei sei nuovi Quartieri e far esprimere a cittadini singoli e riuniti in gruppi richieste e proposte legate ai bisogni. Fino a gennaio 2016 è stato inoltre possibile partecipare a una consultazione digitale attraverso la rete civica.
- 1200 persone
- 473 schede individuali
- 73 schede di gruppo
Circa 1200 persone hanno preso parte al percorso con 473 schede individuali e 73 schede di gruppo raccolte. Tra gennaio e febbraio 2016 si è svolto un percorso di valutazione delle proposte da parte di tutte le strutture dell’Amministrazione che ha permesso di individuare possibili sinergie tra le proposte, opportunità di finanziamento e temi rilevanti, sia nei singoli Quartieri che in tutta la città. Tra marzo e aprile 2016 si è svolta la fase di rendicontazione delle proposte, con altri sei incontri nei Quartieri durante i quali sono state illustrate le aree e le priorità d’intervento. La rendicontazione segna l’inizio della fase successiva che vede in questo documento l’avvio di un percorso che proseguirà con laboratori territoriali e tematici, in collaborazione con i Quartieri.
Il metodo del Piano Innovazione Urbana sarà volto al costante coinvolgimento delle comunità e dei cittadini, seguendo le metodologie e gli strumenti che fanno parte dello scenario della democrazia partecipativa e della collaborazione. Dopo aver indicato le priorità progettuali con il processo “Collaborare è Bologna”, la sfida è di continuare nella sperimentazione della coprogettazione come metodo per assumere e realizzare le decisioni del governo cittadino.
Bologna investe nell’idea di città aperta e fondata sulla rigenerazione continua del senso civico attraverso la promozione di “luoghi di opportunità”, la capacitazione, la resilienza e l’adattamento alle sfide ambientali e sociali del pianeta di individui e comunità grazie a:
- Il nuovo ruolo dei quartieri: come nodi territoriali per sperimentare concretamente la sussidiarietà circolare attraverso percorsi e strumenti per dialogare, coprogettare, realizzare, insieme ai cittadini, le decisioni più importanti da assumere e per abilitare le tante energie civiche e il capitale sociale cittadino. Ai Quartieri è attribuito quindi il compito di farsi antenna dei bisogni prossimi e di promuovere il lavoro di rete, inteso come valorizzazione delle reti naturali di persone e associazioni nel territorio, con le risorse formali e informali per attivare ulteriori risorse e sinergie.
- Il bilancio partecipativo: proseguendo con le attività di ascolto innescate con il processo “Collaborare è Bologna”, il bilancio partecipativo, insieme agli altri strumenti collaborativi (rete civica, laboratori territoriali e tematici) rafforzerà il dialogo sociale, puntando a costruire forti legami tra Amministrazione e cittadini, rappresentando uno strumento di relazione e comunicazione e abilitando i cittadini che incideranno nelle scelte partecipando a un processo stabile e aperto alle loro necessità. Come istituto di partecipazione che intende raggiungere risultati condivisi e verificati con la cittadinanza, il bilancio partecipativo prevede 4 fasi: coinvolgimento dei cittadini, informazione, comunicazione e ascolto; coprogettazione delle proposte e verifiche di fattibilità; voto delle proposte ammesse e pubblicazione dei risultati; presa in carico delle proposte e loro realizzazione.
- Il patrimonio pubblico come opportunità di sviluppo di comunità: oltre agli interventi finanziati da fondi Europei, Nazionali e Regionali, è prevista una ricognizione del Patrimonio dell’Amministrazione, con un ridisegno delle politiche di assegnazione. L’obiettivo è aumentare gli spazi a disposizione delle comunità per rigenerare la dimensione sociale, culturale ed economica di prossimità. I nuovi contenitori aperti a progetti di innovazione sociale saranno disegnati come nuovi spazi collaborativi in cui tutti i cittadini avranno opportunità di accesso alle informazioni, alla socializzazione e alla condivisione.
- Ufficio Immaginazione Civica: Urban Center Bologna lavora da oltre dieci anni come centro di informazione, comunicazione e dialogo sulle politiche urbane e i progetti di trasformazione di Bologna. I prossimi mesi porteranno l’attuale Urban Center Bologna a un’ulteriore evoluzione con un allargamento di obiettivi e funzioni per porsi come laboratorio cittadino permanente dove elaborare e sperimentare le diverse forme di collaborazione tra i diversi attori della città, assumendo la nuova funzione di “Ufficio per l’Immaginazione Civica”. La nuova struttura avrà l’obiettivo di mettere a sistema e rendere strutturali tutte le azioni e gli strumenti che la città ha finora sperimentato e sperimenterà nel campo dell’innovazione pubblica.