Torna Incredibol: giunto al sesto anno consecutivo ( qui tutte le info per partecipare “Incredibol! -l’INnovazione CREativa DI BOLogna”), il bando oramai punto di riferimento per i creativi non solo per Bologna, mette particolare attenzione alla questione degli spazi dove fare impresa.
Si tratta di 12 “luoghi di opportunità” a cui se ne aggiungeranno altri 5 che hanno importanti necessità di rigenerazione (nella mappa allegata sono contraddistinti con il colore blu) di fatto si inseriscono nel percorso del Piano Innovazione Urbana lanciato a dicembre 2016, rendendo stabili le sperimentazioni degli spazi riqualificati negli ultimi anni e implementando la mappa degli spazi disponibili.
Info sul bando:
- contributi a fondo perduto fino a 10.000 euro ciascuno per avviare o consolidare la propria attività,
- spazi in comodato gratuito,
- formazione, consulenze e promozione in percorsi su misura per ogni vincitore,
- Possono partecipare associazioni, neo-imprese e professionisti del settore culturale e creativo dell’Emilia-Romagna attivi da non più di 4 anni, con una prevalenza di under 40, presentando il proprio progetto d’impresa.
Il bando scadrà il 30 ottobre e in parte risponde ai bisogni emersi dal questionario pubblicato a gennaio (di cui pubblichiamo il report) e dal percorso di ascolto dei Laboratori dei Quartieri.
Link e processo relativamente al percorso sull’uso del Patrimonio Pubblico dell’Amministrazione
Il Piano Innovazione Urbana prevede, mettendo a sistema diverse fonti di finanziamento per un totale di quasi 20 Milioni di €, la creazione di ‘luoghi di opportunità’ (qui è disponibile la mappa) diffusi dove cittadini e comunità potranno accedere a nuove forme dello stare insieme, per creare, praticare, partecipare e collaborare. Il processo è stato disegnato all’interno dei Laboratori di Quartieri con incontri di coprogettazione e di ascolto. A breve è prevista la rendicontazione di quanto emerso (nella foto un momento della coprogettazione).
Il questionario: Che spazi vuoi? I tuoi bisogni e le tue proposte per gli spazi collaborativi: qui è disponibile il report delle 112 compilazioni (45 associazioni, cooperative sociali, imprese sociali, organizzazioni non profit, 18 imprese for profit e start-up e 10 organizzazioni nascenti non ancora costituite e gruppi informali) con le seguenti richieste:
- 69 Necessitano la gestione completa dello spazio,
- 12 propongono la co-gestione dello spazio con altre realtà simili, o sarebbero disposti a utilizzare lo spazio parzialmente come gestori e parzialmente organizzando attività una tantum.
- 26 lo utilizzerebbero in determinati orari per alcune attività specifiche.
Laboratori di Quartiere: le 12 priorità emerse dalle proposte dai cittadini. In particolare, dal percorso di ascolto dei quartieri emerge che “I cittadini bolognesi chiedono spazi aperti, ibridi, flessibili, di riferimento dei quartieri, in grado di facilitare il mix sociale all’interno di un quartiere o di una zona specifica, che vengono percepiti come presidi sociali e come “ponte” tra generazioni, culture ed esigenze, dove si possono alimentare le relazioni sociali attraverso la proposta di attività laboratoriali, di trasmissione dei saperi e contaminazione di competenze e con attività che facilitano l’apprendimento tra pari”.