Il Comune di Bologna lancia la sfida alle povertà educative con 6,6 milioni di euro per rafforzare le istituzioni culturali comunali, promuovere la cultura tecnica, l’innovazione sociale, il welfare culturale, l’inclusione digitale, lo sport e l’associazionismo.
Gran parte dell’investimento, 4 milioni di euro, sarà dedicato per il rafforzamento di musei, biblioteche e teatri – che verranno investiti in futura progettualità – rivolti soprattutto ad attività per i più giovani: corsi, laboratori, didattica.
Alla promozione della cultura tecnica e all’innovazione sociale sono dedicati 1,7 milioni di euro, per lo sport e l’associazionismo sono stanziati rispettivamente 300.000 euro in tre anni. Sono invece 150.000 gli euro dedicati rispettivamente a progetti di welfare culturale e nuove competenze digitali .
L’obiettivo è rendere protagonisti giovani e adolescenti sviluppando nuovi servizi di prossimità, nuove competenze e creatività.
Ecco una infografica che riassume gli investimenti:
I temi dei bandi nascono sul sentiero tracciato nel corso del 2017 dal Piano Innovazione Urbana del Comune di Bologna in collaborazione con l’Ufficio Immaginazione Civica della Fondazione Innovazione Urbana con i Laboratori di Quartiere, che hanno coinvolto circa 2.500 cittadini in percorsi di ascolto e partecipazione dai quali sono emersi bisogni e richieste trasversali. Dal percorso dei Laboratori di Quartiere 2017, è emerso in maniera forte il bisogno di creare opportunità per i più giovani che emergono come un soggetto prioritario da mettere al centro di interventi e politiche. In ogni quartiere sono emersi luoghi “prioritari” (anche grazie ai dati sulla fragilità e alle segnalazioni) con proposte di progettualità per rispondere a diversi tipi di bisogni. I report dei bisogni emersi sono disponibili al sito comune.bologna.it/pianoinnovazioneurbana.
Le azioni previste, in linea con quanto sta emergendo nei Laboratori di Quartiere del 2018, saranno in forte sinergia con i Quartieri e con le attività dei Laboratori di Quartiere con il supporto della Fondazione per l’Innovazione Urbana creando percorsi di attivazione e coproduzione diffusi nei quartieri di Bologna con 11 aree “bersaglio”.
BANDO CULTURA TECNICA E INNOVAZIONE SOCIALE: SAPERE FARE
Contrastare il disagio, l’esclusione sociale e creare nuove opportunità occupazionali per i giovani bolognesi attraverso la diffusione della cultura tecnica, la qualificazione e l’innovazione dei percorsi educativi e formativi e la messa a disposizione di spazi e tecnologie. Questo l’ambizioso obiettivo che il Comune di Bologna si pone in relazione alle giovani generazioni della propria comunità, una scelta politica che avrà a fine mese il suo primo risvolto pratico amministrativo: un bando in pubblicazione dal 29 giugno 2018 da 1,7 milioni di euro rivolto agli operatori del Terzo settore per ideare nuovi servizi di prossimità sostenibili nel tempo, rivolti ai cittadini di 17 aree urbane a elevata criticità socio-economica e creare nuove opportunità di occupazione per i giovani attraverso azioni di diffusione e sviluppo di cultura tecnica e scientifica, disseminazione di competenze e conoscenze professionali, sperimentazione di strategie di innovazione sociale, attivazione di laboratori inclusivi ed esperienze informali.
I servizi di prossimità dovranno essere progettati e realizzati con il coinvolgimento, tra gli altri, dei giovani che vivono nelle aree bersaglio, mettendo in valore le loro competenze tecniche e scientifiche, in stretta collaborazione con i loro percorsi educativi. Il Comune ha individuato le cosiddette “aree bersaglio” e gli obiettivi e risultati attesi, i soggetti del terzo settore saranno beneficiari dei contributi e attuatori dei progetti insieme a scuole ed enti di formazione, imprese profit e non, nonché altri soggetti che sui territori contribuiscono allo sviluppo di comunità. Le ricadute sui territori dovranno essere: sviluppo economico e sociale, coesione territoriale, prevenzione di marginalità e degrado.
Nell’infografica, il bando in uscita:
La sovvenzione per ciascun progetto va da un minimo di 80.000 a un massimo di 100.000 euro. Saranno finanziati 11 progetti nella città di Bologna e un progetto per ognuno dei 6 distretti dell’area metropolitana.
Aree bersaglio:
- Casteldebole (Borgo Panigale-Reno)
- Birra / Lungo Reno (Borgo Panigale – Reno)
- Bolognina (Navile)
- Pescarola/ Pizzoli (Navile)
- Saffi (Porto-Saragozza)
- Cirenaica e Piazza Spadolini (San Donato-San Vitale)
- Croce del Biacco e Piazza dei Colori (San Donato-San Vitale)
- Pilastro (San Donato-San Vitale)
- Centro storico (Santo Stefano)
- Via Abba e dintorni (Savena)
- Due Madonne / via Genova (Savena)
- Riola (Appennino Bolognese)
- Marconi, Quartiere Forum, Pedagna, Vallata Santerno (Imola)
- Comuni di Baricella e Galliera (Pianura Est)
- Osteria Nuova; Suor Teresa Veronesi – Sant’Agata Bolognese; San Matteo della Decima; San Giacomo del Martignone – Anzola dell’Emilia; Palata Pepoli – Crevalcore; Longara – Calderara di Reno (Pianura Ovest)
- Quartiere San Biagio/Marullina a Casalecchio di Reno, quartiere di via Tasso e via Romita a Zola Predosa, area di Borgo Colle Ameno a Sasso Marconi (Reno, Lavino Samoggia)
- Loiano e Monghidoro (San Lazzaro)
Nomisma supporterà l’Amministrazione comunale con un affiancamento tecnico al progetto in tutte le sue fasi e offrirà un costante supporto al monitoraggio dell’attuazione dei progetti e dei risultati conseguiti, al fine di identificare fattori di successo ed eventuali situazioni critiche su cui intervenire tempestivamente. Nomisma dedicherà grande attenzione al supporto tecnico ai beneficiari dei progetti, sia nella fase di progettazione, che in quella di attuazione e rendicontazione.
BANDO LFA
Promuovere e sostenere progetti culturali in un’ottica di valorizzazione dei percorsi partecipativi in corso nell’ambito dei Laboratori di Quartiere e dei Piani di Zona. Questo il cuore del bando in uscita a fine mese dedicato alle Libere forme associative iscritte all’elenco comunale, al quale il Comune di Bologna dedica 300.000 euro in tre anni. L’obiettivo è intercettare proposte progettuali in ambito culturale di alto livello qualitativo, eventualmente prevedendo iniziative anche di carattere sportivo, che abbiano una forte relazione col territorio, che valorizzino le potenzialità del suo variegato patrimonio e che si rivolgano ad un pubblico eterogeneo, in particolare alle famiglie e alla fascia anziana della popolazione, in un’ottica di accessibilità, di coesione sociale, di lavoro di comunità e di inclusione interculturale e intergenerazionale.
BANDO SPORT
Promuovere e sostenere attività sportive in un’ottica di valorizzazione dei percorsi partecipativi promossi dal Comune di Bologna e in corso di realizzazione nell’ambito dei Laboratori di Quartiere e dei Piani di Zona. Questi gli obiettivi del bando per intercettare proposte progettuali in ambito sportivo a cui il Comune di Bologna dedicherà 300.000 euro in tre anni, in uscita a fine mese. L’Avviso è rivolto a società e associazioni sportive dilettantistiche, polisportive e associazioni senza fini di lucro che prevedano tra le finalità del proprio statuto la promozione dell’attività sportiva, aventi sede legale nel Comune di Bologna. Potranno partecipare inoltre gli enti di promozione sportiva con sede legale nel Comune di Bologna, le federazioni sportive, il Coni, il CIP e altri enti sportivi nazionali per attività che si svolgano prevalentemente nel territorio del Comune di Bologna.
Le proposte dovranno in particolare essere coerenti con i contenuti emersi nei diversi percorsi partecipativi, avere una forte relazione col territorio e coi Quartieri e valorizzare le potenzialità del patrimonio sportivo. Dovranno essere rivolte in particolare ai giovani e alle famiglie, in un’ottica di accessibilità, di coesione sociale, di lavoro, di comunità e di inclusione interculturale e intergenerazionale. Dovranno infine garantire il rispetto dei diritti di ogni singolo individuo, negli spazi sportivi ed educativi della nostra città, nel rispetto dell’identità di genere.
I progetti di attività sportive che verranno ammessi al finanziamento per l’anno 2018 dovranno prevedere azioni di alto livello qualitativo, a sostegno dei disagi, in tema di contrasto della dispersione scolastica e delle povertà educative. Per l’anno 2018 le proposte progettuali dovranno prevedere una parte di attività correlate alla partecipazione della Città di Bologna come sede ospitante dei Campionati Europei di Calcio Under 21 per l’anno 2019.
BANDO WELFARE CULTURALE E INCLUSIONE DIGITALE: NUOVI LINGUAGGI
Il bando sul Welfare Culturale, del valore di 150.000 euro e la cui pubblicazione è prevista entro il mese di luglio 2018, intende promuovere un progetto – sostenuto nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Città Metropolitane 2014-2020”, adottato dalla Commissione Europea e finanziato dai Fondi Strutturali – capace di fornire alle giovani generazioni nuove competenze, con ricadute occupazionali, per rendersi fautori di azioni di carattere socio-culturale che, nel territorio, siano di sostegno alla popolazione anziana e fragile e ai cittadini portatori di nuove culture.
Il progetto punta all’assunzione di un ruolo sociale e culturale per i giovani, nel segno dell’intergenerazionalità e dell’interculturalità. Gli obiettivi sono molteplici, si va da superare le solitudini a condividere le culture e le tradizioni, dal riappropriarsi delle realtà culturali non più accessibili a causa di fragilità diffuse al attivare un benessere socio-culturale attraverso la scoperta anche geografica della città. E ancora, aumentare le competenze spendibili nel mondo del lavoro da parte dei giovani, legate a nuove abilità culturali e relazionali connesse alla conoscenza del proprio territorio.
Per quanto riguarda invece le nuove competenze digitali si vuole attivare un Laboratorio digitale diffuso per l’inclusione digitale e per investire sulle passioni e sul protagonismo delle nuove generazioni e in particolare sulle ragazze e i ragazzi compresi tra i 16 e i 19 anni. L’obiettivo del Laboratorio è sperimentare percorsi di formazione attorno a fabbricazione digitale, robotica ed elettronica educativa, nuovi media, uso consapevole della rete e delle tecnologie, dati e sensori che diano spazio reale ai giovani fornendo insegnamenti di alto profilo creando spazi di apprendimento flessibili e basati su metodologie aperte all’iniziativa e alla creatività dei partecipanti. All’interno del Laboratorio diffuso i ragazzi potranno costruire e migliorare le proprie capacità e conoscenze utilizzando i nuovi media, dati, sensori e tecnologie audio-visuali per raccontare la città, i suoi quartieri e i suoi abitanti dando vita ad un grande racconto inedito e multimediale. L’obiettivo quindi non è solo fornire nuove competenze ma di dare una mission: trovare nuovi modi per raccontare la città, i suoi quartieri, i Laboratori di Quartieri e l’Agenda Digitale.
Il bando, che può contare su 150.000 euro e la cui pubblicazione è prevista entro il mese di luglio, è destinato a un soggetto del terzo settore che deve prevedere l’attivazione di almeno 3 laboratori territoriali in zone nei Quartieri di Bologna e 1 nel territorio metropolitano. In particolare il progetto deve prevedere un network tra scuole che possono essere i luoghi dove attivare e realizzare parti del percorso laboratoriale, e imprese o professionisti che collaborino come mentor alla trasmissione delle nuove competenze e che possono mettere a disposizione tecnologie e luoghi adatti al trasmettere il “saper fare”.
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