L’area Programmazione, Controlli e Statistica del Comune di Bologna, nell’ambito del Piano innovazione urbana e grazie ad uno studio orientato a compiere uno sforzo innovativo di misurazione, ha elaborato una mappa per orientarsi nelle nuove “periferie”, nelle fragilità e nelle opportunità del territorio, e per indirizzare le scelte politiche e amministrative.
La mappatura ha interessato le 90 aree statistiche nelle quali viene tradizionalmente suddiviso il territorio comunale di Bologna. Per ognuna delle microaree è stata tracciata una sorta di carta di identità secondo una selezione di 14 indicatori demografici, sociali ed economici ricavati da archivi di carattere amministrativo continuamente aggiornati (come per esempio l’anagrafe della popolazione e l’archivio delle dichiarazioni dei redditi) e dai censimenti del 2011. Opportunamente combinati, gli indicatori hanno portato alla costruzione di indici sintetici di vulnerabilità demografica, sociale ed economica delle diverse aree della città.
Accanto agli indicatori di potenziale vulnerabilità, le mappe offrono anche quelli considerati opportunità nei diversi territori: servizi pubblici esistenti o in corso di sviluppo, soprattutto educativi e scolastici, socio-assistenziali, culturali e sportivi; progetti di riqualificazione urbana; interventi di sostegno economico, di politiche attive del lavoro e di politiche abitative rivolti alle fasce più deboli della popolazione; interventi di carattere sociale ed economico posti in campo da soggetti privati, enti e associazioni del terzo settore; patti di collaborazione con i cittadini.
L’aggiornamento continuo degli indicatori consentirà di mantenere aggiornate le mappe e avere sotto controllo le trasformazioni in atto sul territorio cittadino, non per stilare una classifica dei luoghi “forti” o “fragili”, ma per conoscere a fondo le condizioni che determinano cambiamenti sociali, richieste, necessità di attenzioni ed esigenze.
Il Comune di Bologna è inoltre pronto a collaborare con l’Istat per ampliare le variabili censuarie identificate dall’Istituto per descrivere ulteriori aspetti del disagio sociale ed economico, e partirà un confronto per valutare la convergenza e lo sviluppo di questi percorsi, visto l’interesse dell’Istat per il lavoro avviato dagli uffici del Comune.
Il comunicato stampa del Comune e lo studio completo.