Dal percorso dei Laboratori di Quartiere(leggi i 12 bisogni emersi) è emerso in maniera forte il bisogno di spazi aperti ai cittadini con le caratteristiche dell’apertura, dell’accessibilità, in grado di facilitare l’incontro.
I cittadini bolognesi attraverso il percorso di ascolto realizzato nel 2017 (leggi tutti i report), chiedono di poter accedere a luoghi dove sperimentare un fare collaborativo anche sul piano delle forme di gestione, a disposizione di più realtà e con le istituzioni garanti del principio della “porta aperta”: spazi aperti, ibridi, flessibili, di riferimento dei quartieri, in grado di facilitare il mix sociale all’interno di un Quartiere o di una zona specifica, che vengono percepiti come presidi sociali e come “ponte” tra generazioni, culture ed esigenze.
Su queste premesse e continuando a sperimentare la collaborazione come metodo e cercando di collegare le risorse alle energie civiche, nasce un laboratorio dedicato al tema degli spazi: l’obiettivo del percorso è capire come immaginare e ridisegnare politiche e pratiche amministrative per abilitare nuovi usi degli spazi, partendo da due considerazioni:
- a Bologna si diffondono pratiche e progettualità ad alto impatto sociale, culturale, ambientale, portate avanti, a volte anche in maniera del tutto autonoma, attivando energie con la capacità di coinvolgere anche fasce di popolazione a rischio di esclusione;
- come previsto dal “Piano di innovazione urbana“, l’Amministrazione comunale si propone di rendere stabili le sperimentazioni degli spazi riqualificati negli ultimi anni, mettendo a disposizioni risorse e competenze attraverso percorsi aperti alle proposte e ai bisogni.
La sfida è complessa perché molti sono i risvolti su cui riflettere attorno al tema spazi urbani: da un lato la crescente necessità di spazi per favorire forme dello stare insieme, per creare, praticare, partecipare e collaborare ad attività caratterizzate da impatto sociale, culturale, economico e ambientale; dall’altra politiche e pratiche amministrative da ridisegnare.
Da queste premesse nasce l’esigenza di strutturare un percorso pubblico, un laboratorio tematico dedicato al tema dell’uso degli spazi con l’obiettivo di dotare ogni cittadino della possibilità di accedere a spazi pubblici dove poter praticare socialità e cittadinanza, per attivare percorsi e progetti ad impatto civico, ambientale, sociale ed economico.
Il Laboratorio seguirà diverse fasi, la prima delle quali dedicata alla co-progettazione e alla condivisione del processo con i soggetti individuati tramite un avviso (scadenza 15 novembre 2017 alle ore 13.00. Qui tutte le info) che, operando e conoscendo le specificità dei temi sopra citati, collaboreranno alla costruzione di un primo scenario complessivo e all’individuazione di obiettivi e strumenti, ispirandosi ai principi dell’autogestione. Nel 2018 è previsto l’attivazione di un percorso aperto a tutti gli interessati.
Il Laboratorio che sarà a scala cittadina e che sarà attivo nel 2018 e aperto a tutti gli interessati, ha l’obiettivo di:
- verificare diverse tipologie di modelli gestionali utili ad avviare il confronto cittadino;
- evidenziare, anche attraverso il confronto con altre città, le possibilità di innovazione delle procedure amministrative, nella strada già tracciata dal ‘Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani’, riconoscendo le diverse forme di gestione e autogestione degli spazi, ridefinendo di volta in volta anche il ruolo di garanzia della pubblica amministrazione
- produrre eventuali proposte di aggiornamento/adeguamento delle norme comunali relative alla gestione di immobili di proprietà comunale
- promuovere sperimentazioni di: a) modelli gestionali su spazi da rigenerare anche attraverso il contributo di privati/terzo settore; b) usi temporanei di spazi da rigenerare; c) forme di collaborazione con soggetti privati e comunità.
A garanzia del processo, l’Amministrazione nominerà 3 garanti, cioè figure esterne all’amministrazione scelte per competenze e imparzialità.
Qui tutte le informazioni per partecipare alla fase di coprogettazione e per la sperimentazione.
Contemporaneamente al processo collaborativo, vengono attivate due sperimentazioni:
- negli spazi in vicolo Bolognetti, con un avviso già presente nello stesso bando del laboratorio spazi per la transizione e sperimentazione di pratiche mutualistiche innovative;
- in alcuni spazi in via Pietralata con un avviso che uscirà a breve, dedicato alla messa in campo di servizi e progetti collettivi per il terzo settore.
Al termine delle sperimentazioni verranno verificate:
- la validità del modello gestionale proposto;
- eventuali proposte di adeguamento delle norme comunali relative alla gestione di immobili di proprietà comunale;
- ipotesi progettuali o amministrative utili a fronteggiare le principali sfide sociali, economiche, ambientali e culturali del nostro tempo coerenti con un’idea di Bologna come città inclusiva e impegnata nella cura dei beni comuni.
Per info:
immaginazionecivica@urbancenterbologna.it
www.comune.bologna.it/pianoinnovazioneurbana